Ok

En poursuivant votre navigation sur ce site, vous acceptez l'utilisation de cookies. Ces derniers assurent le bon fonctionnement de nos services. En savoir plus.

labrys

  • Labrys

    Imprimer

    Capture d’écran 2017-12-05 à 10.37.12.pngLabrys è un progetto di arte contemporanea diffusa, nel tempo e nello spazio.

    Labrys è un progetto in nove tappe dell’artista visiva Maria Rebecca Ballestra, liberamente ispirato alla lettura della raccolta di testi di Julien Friedler The Truth of the Labyrinth: 56 frammenti di natura filosofica e psicologica che operano una sorta di riscrittura di una mitologia contemporanea.

    Le nove tappe del progetto corrispondono ciascuna a uno dei testi composti da Julien Friedler: artista, scrittore e psicanalista, nato a Bruxelles nel 1950.

    Il fine di ciascuna tappa è quello di indagare il significato dell’oggetto “labirinto”, di cui si analizza, ogni volta, una diversa simbologia.

    Il tema del labirinto, infatti, è stato sempre storicamente investito – dalla letteratura, dalla mitologia, dall’arte, dalla società – di significati “altri”, ed è proprio questo lo scopo che si è prefissata Maria Rebecca Ballestra con questo progetto: indagare, in ogni tappa, un macro-tema diverso, sempre legato all’immagine del labirinto e al rapporto uomo-coscienza. Nella fattispecie, infatti, i temi affrontati in questa sede sono quelli della memoria, della morte, del corpo, dell’immaterialità, del gioco, del sogno, del mistero, del pellegrinaggio, del sacrificio: istanze antichissime che popolano le riflessioni di intellettuali e artisti sin dalle origini dell’uomo, da prima ancora che fosse inventata la scrittura. Allo stesso tempo, però, esse non smettono di essere attuali e contemporanee, dal momento che continuano a popolare anche le riflessioni dei giorni nostri.

    Seguendo dunque il percorso – spaziale e temporale – che l’artista ha tracciato per noi, possiamo godere della possibilità di interrogarci su temi relativi al mito del labirinto, quali la conoscenza dell’universo, l’indagine della coscienza su sé stessa, le religioni, il rapporto corpo-psiche, e così via.

    Possono infatti mutare le condizioni tecnologiche, i frangenti storici, i rapporti tra Uomo e Natura, ma la società e il singolo si troveranno a fronteggiare sempre gli stessi quesiti esistenziali e conoscitivi, come in un eterno, mirabolante labirinto in cui veniamo accompagnati oggi per mano da un’artista che sa vivere e interpretare il proprio tempo.

    Questo progetto prende avvio dagli spazi di Parco Basaglia per diffondersi poi, nel tempo e nello spazio, in altri luoghi della città di Gorizia.

    Maria Rebecca Ballestra trasforma infatti la città di Gorizia in un labirinto, invitando il visitatore a “trovare” e visitare le varie tappe di questa mostra in luoghi inaspettati – non adibiti normalmente all’arte contemporanea – e in momenti diversi.

    Per questo Labrys è un progetto di arte contemporanea diffusa, nel tempo e nello spazio.

    Stay tuned.