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exposition

  • Julien Friedler expose chez ArtCurial jusqu'au 11 février

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    Julien Friedler, exposition, peinture, art curial, Monaco

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    Julien Friedler, exposition, peinture, art curial, Monaco

  • La Parole des Anges

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  • PRESENTAZIONE AL PUBBLICO DELL’OPERA LA GUARITRICE DI MARIA REBECCA BALLESTRA

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    Giorni fa, in un accorato omaggio a Maria Rebecca Ballestra ad un mese dalla sua scomparsa, avevamo anticipato il suo ultimo grande progetto video, La Guaritrice, volto ad investigare il binomio sofferenza-cura, come “esperienza trasformativa radicale”.
    Nato da una riflessione in occasione del bicentenario della nascita di Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910), l’opera affonda le sue radici nel vissuto personale di Maria Rebecca Ballestra, che ha lottato con una lunga malattia, facendo esperienza diretta della sofferenza ma anche del sollievo che la cura può portare. È in una stanza di ospedale, infatti, che è nata l’idea di mettere in dialogo le diverse sensibilità degli artisti coinvolti, per rendere omaggio a la “signora con la lanterna”, considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna (quando nel 1872 Henry Dunant crea la Croce Rossa Internazionale, si dice ispirato dal lavoro della Nightingale).
    Il lavoro segue l’opera video Conversazione sul tempo (2019) commissionata dalla Comunità Europea ed esposta al Museo BOZAR di Bruxelles nell’ambito del progetto Resonance Festival.

    Nell’ambito della RASSEGNA SINGOLARE E PLURALE 2020 PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari – un progetto di Città di Torino e Opera Barolo, a cura di Artenne e Forme in bilico – verrà presentato in anteprima il video de La Guaritrice.
    L’opera fonde un’intervista a Julien Friedler, che ha fatto di sofferenza e cura gli elementi centrali della sua ricerca artistica, le performances di Maria Amalia Cangiano, incentrata sul tema del prendersi cura di se stessi per poter curare anche gli altri, e Loredana Galante, basata sul togliere le spine della sofferenza ai malati, e una selezione di testi scelti e adattati dal drammaturgo Marco Romei, inframmezzati dai contributi raccolti da Maria Rebecca Ballestra tra le molte testimonianze personali ricevute tramite i social, recitati dall’attrice Franca Fioravanti. Il video creato a rappresentazione metaforica e simbolica della trasformazione interiore con brani musicali di Emiliano Toso e la regia di Giuseppe La Spada.

    Maria Rebecca Ballestra, La Guaritrice, 2020, still da video (capitolo Maria Amalia Cangiano, Abbi cura di te, performance per La Guaritrice)

    Evento promosso da Espoarte Contemporary Art magazine e NM>Contemporary di Monaco in collaborazione con Città di Torino/GiovanixTorino; Opera Barolo; ASL Città di Torino/Gruppo Formazione Lavoro; Associazioni: Artenne, Forme in bilico, Cultural Welfare Center e Associazione Museo Nazionale del Cinema.

    PROGRAMMA DOMENICA 20 settembre (evento su prenotazione a posti limitati)

    “La Guaritrice” di Maria Rebecca Ballestra
      Video HD, 2020. Regia Giuseppe La Spada

    domenica 20 settembre alle ore 16.00 (obbligatoria la prenotazione che sarà confermata all’indirizzo mail info@mbrart.com o al link: https://forms.gle/DPKsQH58tdmLNq9b7 entro le 18.00 di venerdì 18 settembre).

    Introduce Tea Taramino, curatrice del PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari

    Intervento degli artisti: Amalia Cangiano, Loredana Galante, Franca Fioravanti, Julien Friedler

    Concerto di Emiliano Toso

    APERTURA DAL 23 settembre al 18 ottobre:

    Da mercoledì 23 settembre a domenica 18 ottobre l’opera sarà visibile nella sala video delle cantine di Palazzo Barolo.
    Orario: mercoledì, giovedì, venerdì ore 15.00 – 17.30; sabato e domenica ore 15.00 – 18.30 con ingresso da Via Corte d’Appello 20/c
    www.artenne.it – artenne@gmail.com

  • Mapping sur Artsupp

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    Curated by: Gianluca Marziani e Dominique Stella

    The show

     

    Expressive freedom. Which recognizes only the contours of an imaginary cartography necessary to compress and understand Julien Friedler (Brussels, 1950). Traces, signs, crumbs, visions, footprints, graffiti that manage to lead by the hand into a fantastic world, a mental territory in which only the artist recognizes himself. The first exhibition with which the Fondazione Sant’Elia - and more broadly, the city of Palermo - strengthens its relationship with art and freedom is dedicated to the Belgian artist. The Sicilian capital slowly starts to rise again, reopens its palaces, churches, museums: and chooses an artist with an overflowing and, at the same time, necessary imagination. For the time, the moment, the place.

     

    "Mapping" contains 200 recent paintings by Friedler, clearly expressionistic, cathartic, made in the last two years, and until just before the world shriveled up in itself, to face the pandemic: the Belgian artist's staff, curated by Gianluca Marziani and Dominique Stella, it is inaugurated in the headquarters of the Sant'Elia Foundation at Loggiato San Bartolomeo, where it will be open from 7 June to 7 July.

     

    The Palermo exhibition is linked to a second exhibition, always "Mapping", which will take place from 25 July at Palazzo Libera, in the Municipality of Villa Lagarina (TN), a space that collaborates with the MART of Rovereto. The catalog, which collects the entire "Mapping" production, will be published by La Route de la Soie Éditions_Paris.

    Link

  • A Palermo la prima mostra post lockdown è una personale di Julien Friedler

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    Libertà espressiva. Che riconosce solo i contorni di una cartografia immaginaria necessaria per comprimere e comprendere Julien Friedler (Bruxelles, 1950). Tracce, segni, molliche, visioni, orme, graffiti che riescono a condurre per mano dentro un mondo fantastico, un territorio mentale in cui si riconosce soltanto l’artista.

    E’ dedicata all’artista belga la prima mostra con cui la Fondazione Sant’Elia – e in maniera più ampia, la città di Palermo – rinsalda il suo rapporto con l’arte e la libertà. Il capoluogo siciliano ricomincia pian piano a risollevarsi, riapre i suoi palazzi, le chiese, i musei: e sceglie un artista dall’immaginario strabordante e, insieme, necessario. Per il tempo, il momento, il luogo.

    Mapping” racchiude 200 quadri recenti di Friedler, di chiara impostazione espressionistica, catartica, realizzati negli ultimi due anni, e fino a poco prima che il mondo si raggrinzisse in se stesso, per far fronte alla pandemia: la personale dell’artista belga, curata da Gianluca Marziani e Dominique Stella, si inaugura nella sede della Fondazione Sant’Elia al Loggiato San Bartolomeo, dove sarà visitabile dal 7 giugno al 7 luglio

    Ingresso (eccezionalmente) gratuito e contingentato, permesso soltanto se dotati di adeguati dispositivi di sicurezza. Organizza MLC Comunicazione.

    Contemporaneamente alla mostra palermitana, una seconda parte di “Mapping” si svolgerà a Palazzo Libera, Comune di Villa Lagarina (TN), in collaborazione con il MART di Rovereto. Il catalogo, che raccoglie l’insieme della produzione “Mapping”, sarà pubblicato da La Route de la Soie Éditions_Paris. 

    Lien permanent Catégories : Presse 0 commentaire